L’opportunità offerta dal Tevere, mezzo di trasporto naturale di acque e di uomini, non è solo una possibilità, ma una realtà già presente che va ad aprire scenari paesaggistici unici da regimare ai fini della usufruizione da parte degli amanti della vita all’aria aperta e della natura.

Date le già presenti potenzialità paesaggistiche e naturalistiche del territorio del Parco Fluviale del Tevere Sud, lo sforzo economico legato alla realizzazione di un simile sistema paesaggistico avrebbe la possibilità di concentrarsi solo sulla strutturazione, puntuale e lineare, di infrastrutture legate alla mobilità alternativa ed ad un servizio di trasporto pubblico/privato via fiume e via terra costituito da battelli  e navette elettriche. Sarebbe quindi opportuno mettere in evidenza le bellezze naturali dei vari ambienti con interventi minimi, per permettere ai cittadini di Roma ed agli eventuali turisti di usufruire ed apprezzare di luoghi unici a due passi dal Raccordo Anulare, e procedere quindi alla realizzazione di strutture ricettive poco invasive ed eco-sostenibili che possano creare un indotto economico legato al paesaggio, senza precedenti nella storia italiana.. L’esperienza appresa dai disastri speculativi realizzati sul territorio italiano e dagli studi che si sono succeduti al fine di trovare un metodo di tutela e valorizzazione paesaggistica del territorio, ci suggerisce che l’unico modo di pervenire all’auto-conservazione di luoghi naturali così vicini ad una metropoli come Roma, è quello di legare i luoghi ad una utenza turistica ed ai servizi conseguenti, così da creare uno scudo economico contro speculazioni non compatibili con il Genius Loci dei luoghi.